Mara vince il Bronzo Olimpico a Tokyo 2020
Tokyo (Giappone), 27 luglio 2021 – «MIIIAAAA!!!» È questo l’urlo di Mara quando mette a segno una stoccata in pedana: racchiude tutta la sua volontà e la sua voglia di vincere.
A Tokyo 2020 la spadista friulana è arrivata con determinazione ed esperienza, dopo Londra 2012 e dopo la mancata qualificazione a Rio 2016, con la voglia di portare a casa una medaglia olimpica: Mara insieme alle compagne di squadra Rossella Fiamingo, Federica Isola e Alberta Santuccio vince la medaglia di bronzo dopo aver battuto 23 a 21 la quotata squadra cinese, in una chiusura da brivido. Determinanti i 12 punti della spadista di Carlino, che ha chiuso il suo turno di assalto con un +6. Il percorso delle azzurre era iniziato nella mattina contro la Russia: Navarria, Isola e Fiamingo chiudono l’assalto 33-31 mentre perdono successivamente il match contro l’Estonia, vincitrice della medaglia d’oro, 42-34.
«È difficile trovare le parole per descrivere questa emozione immensa. Mi scoppia il cuore di gioia. MEDAGLIA DI BRONZO A SQUADRE alle Olimpiadi! Sognata, cercata fino all’ultima stoccata e per la quale io e le mie compagne di squadra lavoriamo da tanti anni.
Questa medaglia la dedico a mio marito Andrea, senza il quale non sarei mai potuta essere qui: in questi anni è stato al mio fianco non solo come marito ma anche come preparatore fisico, coordinando i miei allenamenti e spronandomi anche durante i mesi durissimi del lockdown» dichiara dopo la premiazione Mara.
«Le persone che vorrei ringraziare per avermi accompagnata in questo lungo viaggio sono tantissime: i primi ringraziamenti però sono tutti per il mio maestro Roberto Cirillo, per Oleg Pouzanov e Dario Codarin; per Alessandro Vergendo e Rosarita Gagliardi per il lavoro mentale e in piscina. Un pensiero speciale a mio fratello Enrico per la sua costante e ferma presenza in fondo alla pedana e a tutta la mia famiglia. Grazie all’Esercito per sostenermi nella mia carriera sportiva, giorno dopo giorno, da più di quindici anni. Non vedo l’ora di riabbracciare Samuele e portargli come tradizione la mascotte olimpica e di ritornare a casa, nel mio amato Friuli Venezia Giulia».
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